A chi non è capitato di sostare in un posteggio a pagamento e di superare l’orario autorizzato della sosta, come indicato dal ticket esposto nel parabrezza?
Il mancato rinnovo del ticket integra un illecito sanzionabile?
Secondo il recente intervento della suprema Corte di Cassazione, che di fatto ha ribaltato le recenti pronunce sul tema, sono pienamente valide le multe elevate sulle strisce blu perché l’orario del ticket è scaduto e non è stato rinnovato.
Sostiene la Corte, infatti, che esiste una precisa norma (l’articolo 7 comma 15 codice della strada) che disciplina e punisce espressamente il comportamento dell’automobilista che, omettendo di rinnovare il ticket scaduto, provoca un danno erariale al Comune, integrando per l’effetto un vero e proprio illecito amministrativo.
Secondo il precedente orientamento, invece, più volte ribadito dalla giurisprudenza, il Codice della Strada disciplinerebbe soltanto l’obbligo di esporre il ticket in maniera visibile, senza tuttavia prevedere la possibilità che, una volta scaduto, non sia stato rinnovato: il protrarsi della sosta oltre il termine per il quale è stato effettuato il pagamento, si configurerebbe come una mera inadempienza contrattuale. Tradotto, il Comune avrebbe il diritto di richiedere la differenza per il tempo di maggior sosta beneficiata ma non quello di elevare la contravvenzione.
L’eventuale multa, secondo il previgente orientamento, sarebbe stata del tutto illegittima e il cittadino avrebbe potuto richiedere l’annullamento al Giudice di Pace territorialmente competente.
Ora, come anticipato, tale indirizzo è stato modificato dalla sentenza n. 16258 del 2016, che, ribaltando il precedente orientamento, ha stabilito la legittimità della multa per orario scaduto…… ciò, perlomeno, fino al prossimo intervento in materia….